Decorazione pittorica e progettazione: una sinergia da riscoprire
- Laura Piacquadio
- 7 giu
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 4 giorni fa

Qualche giorno fa si è tenuto il mio primo evento dedicato ad architetti ed interior designer, con l'intento di presentare il mio personale dialogo tra architettura e decorazione pittorica. Non avrei mai immaginato di trovarmi a parlare di restauro, pigmenti, conservazione, arte, arredamento, in un modo tanto profondo. Eppure è accaduto, ed è stato sorprendente.
Nel mio nuovo show room la decorazione pittorica e i tessuti dipinti a mano vengono messi in scena inseriti in ambienti reali, mescolati a materiali vivi, arredi, superfici di varia natura, così parlare di decorazione diventa facile.
Non è stato solo un momento conviviale dove potersi conoscere e confrontare, ma si è rivelato un vero laboratorio, dove il "toccar con mano" ha permesso alla mente di immaginare.
Abbiamo parlato di come la decorazione pittorica, ancora oggi, possa diventare parte integrante di un progetto architettonico, non solo come elemento estetico inserito qua e la, ma un vero strumento in grado di inserirsi nella volumetria dello spazio, per offrire un racconto alternativo, capace di mescolare storia e presente.
La pittura è uno strumento, nelle mani di chi progetta, non un prodotto finito da proporre. Ogni ambiente ha una sua peculiarità e la decorazione, a differenza di qualsiasi altro elemento, può mutare completamente, adattandosi perfettamente al progetto. Un marmo rimane tale con caratteristiche specifiche, un legno anche, e così via. La decorazione pittorica no, essa può diventare materica, piatta, lucida, opaca, trasparente, spessa, impalpabile, morbida, rigida, colorata, o neutra, con una forma precisa o sfumare via, può essere incollata, sospesa, in tessuto, in polistirolo, in legno, su intonaco, in gesso, su gesso...
Chi spesso si avvicina al mondo della pittura decorativa, ha un' anima antica, ama la storia e predilige gli ambienti caldi, progetta pensando che recuperare ciò che la storia ha lasciato, pensando che sia fondamentale per restituire nuova vita agli spazi, senza stravolgerli e snaturarli. In realtà la decorazione pittorica può essere inserita anche in un ambiente contemporaneo, dall'architettura pulita, andando ben oltre l'inserimento di una parete tappezzata con fiori giganti.
Architettura, pittura, scultura, ci regalano mille spunti. E' sufficiente camminare per le vie delle nostre città per catturare qualche dettaglio, e poi pensare di riproporlo in chiave moderna.

Questa finestra, per esempio, dettaglio della facciata di Villa Litta, a Lainate, alle porte di Milano, ha le cornici che circondano la finestra, dipinte ad affresco. Sono trompe l'oeil che si aggiungono alla cornice realizzata in muratura, per ampliarla e arricchirla. Probabilmente, un tempo, la decorazione era diversa: le linee, che ora vediamo dipinte nella foto, rappresentano la forma originaria delle cornici, ormai consumate dal tempo. Il restauro conservativo ha consentito di restituirci intatto l'effetto finale, restituendo leggerezza ed eleganza.
Ma io non ho eseguito questo restauro, perciò posso soltanto ipotizzare, osservando.
Quello che ispira il mio lavoro, non è tanto sapere come fosse un tempo, ma osservare come il restauro ci restituisce una nuova visione dei palazzi antichi.
Questo, per me è di grande ispirazione, perchè mi insegna come pittura e architettura, possono integrarsi armonicamente, ora. Come passato e futuro possono convivere oggi, per poter transitare nel futuro.
In show room ho avuto l'occasione di ispirarmi al concetto di finta modanatura, eseguendo la decorazione pittorica di questa porta. Era una porta di fattura molto semplice, posizionata in un punto piuttosto infelice, per giunta sottodimensionata rispetto alla porta adiacente. La pittura ha evitato l'abbattimento di parte del muro e la sostituzione della porta e del suo telaio. Inoltre, dipingendo la porta a mano ho impreziosito l'ambiente, in maniera sostenibile.

Ho dipinto semplicemente i contorni, oltre la porta, sul muro, e ho cambiato il colore, creando una forma nuova, ampliandola visivamente, e imitando la forma della porta a fianco.
Ho deciso poi di marcare i contorni, proprio come si fa con la preparazione degli affreschi, e ho deciso di usare colori che risultassero complementari tra loro.
Ne è risultato un decoro molto fresco, giovane, una sorta di disegno, applicato sul muro. Le linee, volutamente imprecise, ricordano i disegni a matita.
Questo lavoro può essere inserito in qualsiasi contesto, anche il più pulito e moderno.
Immaginando forme diverse, colori diversi, qualsiasi porta dall'aria triste ed anonima, puo diventare protagonista di un ingresso, di un corridoio, o di una cameretta.
E poi necessario che non sia abbandonata a se stessa?
Questa potrebbe diventare una scelta, ma le possibilità sono pressoché infinite.
In questo caso specifico, i colori della porta richiamano le tonalità delle foglie in primo piano dalla decorazione bucolica realizzata nella stanza (vedi prima immagine del post) e i contorni, color vinaccia, accostati a questi verdi chiari, sembrano imitare i colori dell'antico soffitto a volte, in mattoni rossi, delle stanze adiacenti.

Attraverso il linguaggio pittorico, ho legato indissolubilmente gli elementi tra loro attraverso piccoli ed essenziali dettagli. Costringendo lo sguardo a continui rimandi, mettendo in relazione, per esaltare, in un gioco virtuoso, dove passato e presente dialogano, senza sovrapporsi, per creare interni armoniosi.
Sono convinta che questo modo di interpretare la decorazione si può inserire anche in un contesto contemporaneo, dai volumi puliti. I rimandi alla decorazione classica si possono creare anche quando l'ambiente interno si presenta privo di richiami storici. Il nostro paese ne è così talmente intriso, che ritengo sia praticamente impossibile non trovarne qualcuno.
Questo lavoro può essere inserito in qualsiasi contesto, anche il più pulito e moderno.
Immaginando forme diverse, colori diversi, qualsiasi porta dall'aria triste ed anonima, puo diventare protagonista di un ingresso, di un corridoio, o di una cameretta.
E' poi necessario che non sia abbandonata a se stessa?
Questa potrebbe diventare una scelta, ma le possibilità interpretative sono pressoché infinite.
Spiegando e mostrando dal vivo questo lavoro, ho scoperto come il mio pensiero sia un pensiero condiviso.
Inserire nei propri progetti la pittura decorativa, in Italia, oggi, ha un duplice significato, perchè diventa il ponte che consente all'architettura contemporanea e a quella del passato, di incontrarsi. La storia architettonica dell'Italia è unica, e offre molti esempi, probabilmente il più imponente patrimonio artistico mondiale, dove pittura e architettura si fondono, e i siti Unesco italiani, dovrebbero confermare quanto affermo.
Non dovrebbe perciò essere complicato cercare una modalità per proporre una decorazione capace sia di guardare al passato, ma al tempo stesso, pensata per la vita contemporanea, per proporre un progetto capace di offrire non solo soluzioni ed estetica, ma anche etica.
Per questo motivo, ho pensato di scrivere un catalogo, che verrà aggiornato costantemente, nel quale ho inserito sia lavori tessili che decorazioni pittoriche da realizzare il loco o su pannelli. Decorazioni, come per esempio quella citata, capaci di inserirsi sia in contesti storici, che in contesti contemporanei.
"Dequoration 2025" vuole essere uno strumento utile, concreto, da utilizzare in fase di progettazione, per dare nuove possibilità espressive a chi lavora, capace di ispirare. Pensato per chi deve completare ambienti inserendo tessuti carichi di carattere, e per chi desidera connettersi col passato, in un dialogo concreto con tutti gli elementi, materia, luce, volume e memoria.
Cliccando sul link sottostante, potrai richiedere il catalogo in Pdf che potrai conservare comodamente sul desktop del tuo PC.
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